Ecco l’estratto della mia intervista sul portale ProntoPro.it

prontopro, fotografo professionista, trento

Raccontaci di te e della tua professione.

La mia attività nasce a Trento nel 2007. Ho uno studio fotografico nel centro della mia città che è anche uno spazio di coworking con altri professionisti. Una mia caratteristica vincente è sempre stata quella di presentarmi come fotografo dinamico e versatile. La mia professione è nata dalla fotografia pubblicitaria di prodotti commerciali per depliant e siti web e si è poi ampliata in altri settori come la fotografia di architettura di interni, la fotografia per aziende e privati. Ho sempre creduto nelle collaborazioni con altri professionisti e nel creare una forte interazione con grafici e agenzie di comunicazione.

In questi ultimi anni porto avanti la mia attività anche con la mia compagna di vita ed abbiamo completato i servizi offerti dal mio studio fotografico con il design di interni ed il rendering 3D. Il flusso di lavoro ora è più completo sotto tutti gli aspetti e i risultati si sono visti subito con un incremento dei progetti eseguiti e sulla soddisfazione della clientela.

Internet è un’arma a doppio taglio per un fotografo. Da una parte democratizza e rende accessibile un mestiere, dall’altra rischia di banalizzarne la tecnicità. Qual’è il tuo pensiero a riguardo?

Personalmente ho subito sfruttato le potenzialità di internet. Anzi molto probabilmente senza la rete la mia attività non avrebbe mai avuto un incremento esponenziale negli anni. Non ho mai considerato Internet un arma a doppio taglio invece è un’infinita fonte di ispirazione e mi è sempre stato utile per confrontarmi con la concorrenza. Internet ha ampliato notevolmente  il mercato fotografico ed è compito dei professionisti muoversi in questo settore. E’ fondamentale sfruttare i social networks anche per dimostrare al pubblico  la  propria creatività e rendere quindi il proprio prodotto unico nel confronto con altri professionisti del settore.  Se noi fotografi professionisti non siamo in grado di distinguerci da un fotografo amatoriale non possiamo dare la colpa ad internet, ma solo a noi stessi ed alla nostra incapacità di sfruttare gli strumenti (gratuiti) che la rete spesso ci offre.

Quali sono secondo te due aspetti positivi dell’interazione tra la fotografia e Internet?

Internet comunicherà sempre di più attraverso le immagini e quindi il mercato fotografico sarà sempre un settore in forte incremento. Bisogna solo essere sempre informati e sfruttare subito le nuove mode e le nuove tecnologie. Ad esempio consiglio sempre ai giovani fotografi di osservare il mercato estero e l’evoluzione degli stili fotografici dei  fotografi fuori dall’italia. Per me internet rappresenta un’infinita vetrina dove l’unico limite è quello dato dalla nostra creatività. L’unico mio rammarico è quello di non avere abbastanza tempo per poter curare la comunicazione dei miei vari canali nei social networks. Ad oggi penso di essere registrato in più di 20 community ed in questo modo si è creata un’ampia rete di diffusione dei miei lavori e vi assicuro che questa rete non è virtuale ma è reale a tutti gli effetti.

 

Ti occupi di interior design. Puoi parlarci più nel dettaglio di questo aspetto della tua professione?

Il mio studio fotografico da più di anno propone anche servizi di grafica, interior design e rendering 3D. Il mercato dell’immagine è sempre in rapida espansione e  accontentare tutte le possibili richieste da parte dei clienti e delle agenzie di pubblicità non è sempre facile.

Inoltre non sempre è possibile effettuare una fotografia di un determinato soggetto. Delle volte per vari motivi è relativamente più semplice presentare un render di un prodotto, un oggetto o una costruzione; basta immaginare un prodotto che è ancora in fase di produzione oppure un’appartamento non completamente ristrutturato.

In questo modo abbiamo sfruttato le potenzialità non solo della fotografia e della grafica tradizionali ma anche i programmi di progettazione 3D come 3Dmax e Autocad e Archicad.

Nel settore del rendering di interni , la progettazione 3D ci permette di visualizzare i progetti sotto un aspetto che ancora non si può immaginare. In generale con il render possiamo comunicare qualcosa che il cliente ha in testa e non è possibile ottenere con una fotografia.

Grazie a Matteo De Stefano per l’intervista concessa a ProntoPro.